Crederci qualunque cosa accada

Ciao a tutte e tutti,
Sono Barbara e come prima cosa voglio dirvi che siete giá mamme e babbi (come si dice qui in Toscana)…anche se la cosa vi sembra cosí lontana.
Perché ho iniziato la lettera con questa frase?

Perché questo é il motivo per cui l’ultimo tentativo fatto in Ginemed (il primo da loro) é andato bene. Non li ringrazieró mai abbastanza e non vedo l’ora di andara a trovarli e far conoscere loro il mio miracolino.
Vi racconto un po’ di noi.
Siamo una coppia che dopo una gravidanza naturale, due omologhe con 0 ovuli nel 2016 e 4 eterologhe tra febbraio 2017 e i primi giorni del 2018, di cui una biochímica durata un mese, la piú dura a livello psicológico, siamo arrivati in Ginemed e abbiamo trovato un medico, il dott. Fernanado Sanchez, che ci ha súbito spiegato cosa poteva essere andato male nelle precedenti eterologhe e cosa consigliava di fare nelle successive.
Ha súbito capito la difficoltá psicológica nell’affrontare un percorso del genere e ci ha dato una speranza.

All’inizio del trattamento che portava al transfer ho avuto un crollo psicológico, non avuto in tutto il periodo precedente tranne che con la biochimica.
Ero convinta che se non era andata bene fino a quel momento, nella condizione psicofísica in cui ero, sicuramente non sarebbe andata bene.
Ma grazie a Martina (referente all’epoca e psicóloga), al mio angelo, la dott.ssa Valeria Valentino, la mia ginecologa esperta in PMA (per me é importante affidarsi a medici che conoscano questo percorso, soprattuttoin caso di positivo) e grazie all’osteopata Thomas Vezzosi che mi ha seguito ed accompagnato fino al transfer, ho ritrovato lafiducia e la forza per affrontare questo percorso.
Ad un giorno dall’inizio della preparazione ho detto alla mia referente Martina, che non me la sentivo piú di partire e lei mi ha proposto di iniziare un percorso psicológico.
Mi ha preso un per mano e mi ha detto che avrei potuto interrompere in qualsiasi momento e questo mi ha molto tranquilizzata.

Nel frattempo é successo di tutto.

Non si trovava un farmaco, per cui ho chiamato in clinica 3, 4 volte nel giro di mezz’ora per avere il sostituto.
Il mio endometrio non cresceva oltre 6 mm, anzi é rimasto invariato per tutta la preparazione, nonostante fosse “bello e trilaminare”, poi con l’aiuto di una terapia mirata per aumentare la circolazione e l’aiuto di Thomas (l’osteopata), siamo ripartiti per Siviglia e una volta arrivati abbiamo fatto un’ecografia di controllo, grazie a Martina, per tranquillizzarmi: il mio endometrio era cresciuto a 7.7 mm.
Insomma le cose iniziavano ad andare bene. La frammentazione, che all’inizio era altissima (70%), con le cure prescritte, era scesa ad una percentuale accettabile per essere utilizzato secondo il dott. Sanchez, ma ci ha comunque dato la possibilitá di scegliere.
Pere decidere se utilizzare quello o fare la tese (biopsia testicolare) abbiamo chiesto un incontro via Skype di chiarimento.
Noi volevamo tentare il 100%, abbiamo fatto la biopsia e infatti il liquido seminale era molto buono.
L’11 aprile 2018 é stata trasferita una blastocisti, soprannominata “Vale Vale”, in spagnolo “tutto bene” o “ok”. Ci piaceva ed era una cosa che abbiamo sentito per tutto il periodo, in attesa del transfer.
Una delle cose fondamentali di questo tentativo é stato scrivere un diario, su consiglio di Martina, a quello che in quel momento era un bambino/a immaginario/a, e pensare che quello che stavamo trasferendo era il nostro futuro figlio/a, non solo un embrione.
Il transfer é stato eseguito da un altro bravissimo medico, il dott. Juan Manuel Jimenez, che ci ha di nuovo spiegato cosa non era chiaro. Il dott.Sanchez quel giorno ha avuto un’emergenza in un’altra clínica del gruppo.

Siamo tornati poi nell’appartamento di Martina, messo a disposizione delle pazienti della clínica, e il giorno dopo siamo ripratiti per casa. Il giorno dopo, venerdí, a casa per riposare.
E il lunedí sono tornata al lavoro, in attesa poi di fare le beta, per non avere il pensiero fisso. Il lavoro mi ha aiutata a distrarmi.
Normalmente tutte vogliono fare il test o non riescono ad arrivare alle beta. Io invece ho voluto aspettare 2 giorni in piú.
Dopo la biochimica volevo un numerone e cosí e sta
554 12 PT
4499 16 PT
14441 19 pT
47024 23 pT
Ho fatto il controllo delle beta cosí tante volte perché nel frattempo ho avuto delle perdite importanti, per cui il nostro angelo, la dott.ssa Valentino, mi ha messo a riposo per i primi 3 mesi.

A parte questo inizio abbiamo/ho avuto una gravidanza meravigliosa, nonostatne qualche fastidio…ma anche questi facevano parte di questo splendido periodo, quindi ero contenta anche di quelli.

Ho adorato la mia pancia, tanto che avrei voluto averla a vita.
Poi é arrivato il momento della nascita di Niccoló Valerio, che é stato la fine di un percorso e l’inizio di un altro.

Spero che questo mio percorso possa essere di incoraggiamento a tutte voi, perché bisogna “crederci qualunque cosa accada” (il mio tatuaggio) e non perdere la speranza.
La clínica sará sicuramente al vostro fianco per risolvereogni problema o dubbio.
Un consiglio: se avete urgenze chiamate, chiamate, chiamate e risolverete tutto.
Voglio ripetervi: credeteci e la clínica fará di tutto per aiutarvi in base alla vostra storia precedente, ne sono certa.
Affidatevi ai medici perché ognuna di noi ha la sua storia e solo loro possono valutare cosa é meglio per voi.

Siviglia


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