Tra i 25 ei 35 anni la capacità riproduttiva delle donne diminuisce fino al 50%. Adesso, grazie alla Fondazione Ginemed, puoi conoscere gratuitamente lo stato della tua fertilità con un esame del sangue e un'ecografia.
Circostanze personali come il prolungamento della formazione accademica, le esigenze lavorative o la situazione economica hanno fatto sì che l’età per diventare madre venga ritardata sempre più. Tuttavia, l'età continua ad essere uno dei principali fattori che incidono sulla fertilità, poiché tra i 25 ei 35 anni la capacità riproduttiva delle donne diminuisce fino al 50%, motivo per cui, anno dopo anno, le possibilità di diventare madre con ovuli propri si riducono notevolmente.
In questo senso, i professionisti hanno la responsabilità di offrire ai pazienti, e alla società in generale, informazioni e formazione di qualità, affinché possano prendere decisioni informate. Con un esame del sangue e un'ecografia, possiamo valutare lo stato di fertilità di una donna. In questo modo possiamo prevenire la sterilità sociale, la causa di sterilità che più comunemente si incontra nelle visite. Ora, grazie alla Fondazione Ginemed, verrà effettuato gratuitamente per tutte le donne tra i 23 ei 38 anni presso tutti i centri Ginemed.
Qual è l'età migliore per essere madre?
L'età migliore per la gravidanza è tra i 20 e i 30 anni, poiché è il periodo in cui le ovaie possiedono la migliore riserva ovarica e la migliore qualità degli ovociti.
In questa fascia di età possiamo cercare una gravidanza naturale per circa 1 anno e mezzo prima di chiedere un parere professionale. Se in famiglia esistono casi di menopausa precoce, è importante parlarne al tuo ginecologo. Se non stai prendendo in considerazione una gravidanza in questa fase, hai la possibilità di preservare la tua fertilità.
Tra i 30 e i 35 anni le possibilità di ottenere una gravidanza in modo naturale sono buone. Se non pensi ancora di diventare madre, c’è la possibilità di conservare i tuoi ovociti. L’ideale è farlo prima dei 35 anni, perché dopo i 36 anni la capacità riproduttiva femminile diminuisce notevolmente.
Quando la donna si avvicina ai 40 anni di età e non ha ottenuto una gravidanza dopo 6 mesi, è consigliabile consultare uno specialista.
In che modo l'età di una donna influenza la fertilità?
Tutte le donne nascono con circa 2 milioni di ovuli. Non abbiamo la possibilità di produrne di più, l'ovaio li conserva fino al loro esaurimento. Invecchiando, perdiamo un numero significativo di ovociti. Infatti, al momento della prima mestruazione, il numero di ovuli che abbiamo si è già ridotto a 200.000.
Con il passare del tempo, non solo diminuisce la quantità di ovociti disponibili, ma peggiora anche la loro qualità. Inoltre, nel corso della nostra vita possiamo soffrire di malattie che colpiscono la nostra riserva ovarica e la qualità dei nostri ovociti.
Cos’è l’età materna avanzata?
Pur avendo cicli mestruali regolari, anche dopo i 50 anni, ciò non significa che la nostra capacità riproduttiva sia ottimale per ottenere una gravidanza. La capacità di ottenere una gravidanza a termine diminuisce notevolmente, tra il 10 e il 15%. A partire dai 41 anni è molto difficile avere un figlio senza ricorrere ad una tecnica di riproduzione assistita.
Al di sopra di questa età, aumentano le possibilità di dover ricorrere a trattamenti di fertilità con ovuli donati (donazione di ovociti o fecondazione in vitro con donatrice di ovociti). Le gravidanze in questa fascia di età comportano solitamente maggiori rischi materni e fetali.
Età materna avanzata e gravidanza
Se hai più di 40 anni, non aspettare più di 6 mesi per iniziare uno studio sull'infertilità. Bisogna ricordare che le complicanze ostetriche sono più frequenti con l'avanzare dell'età della madre.
Per tutti questi motivi, il nostro lavoro come professionisti della prevenzione è essenziale per sensibilizzare la società sull’esistenza di fattori che influenzano la nostra fertilità e che sono modificabili, come ad esempio non ritardare la maternità oltre i 35 anni.
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