È meglio trasferire embrioni in fresco o vitrificati?

Il transfer degli embrioni è l'ultima e decisiva fase del trattamento di FIV. La fecondazione in vitro (FIV) consiste nel depositare l'embrione fecondato in laboratorio nell'utero della madre affinché possa impiantarsi e dar vita a una gravidanza. Molti pazienti si chiedono se il transfer di embrioni vitrificati aumenti il tasso di successo della FIV.

Da cosa dipende la scelta di usare embrioni a fresco o congelati?

Il successo del transfer embrionale dipende, tra gli altri fattori, dalla recettività endometriale, un periodo compreso tra il quinto e il settimo giorno post-ovulazione, noto come finestra di impianto. Pertanto, per ottenere un'adeguata sincronizzazione tra l'embrione e l'endometrio, è necessaria una corretta programmazione.

Il transfer dell'embrione non avviene sempre nello stesso ciclo del pick-up ovarico. Possiamo distinguere due tipi di procedimento:

1. Transfer a fresco: gli embrioni vengono trasferiti nell'utero materno nello stesso ciclo in cui si effettua la stimolazione ovarica. Il transfer di embrioni a fresco può essere effettuato da tre a cinque giorni dopo il pick-up ovarico.
2. Transfer ritardato: si effettua con gli embrioni vitrificati in un precedente ciclo di fecondazione in vitro. Questo transfer di embrioni congelati può essere effettuato in un ciclo naturale o in un ciclo stimolato.

Quando è consigliato il transfer embrionale differito?

Il transfer di embrioni congelati è indicato quando il transfer di embrioni a fresco rappresenta un rischio per la paziente o quando la stimolazione ovarica può aver influenzato la qualità dell’endometrio. Queste sono le situazioni in cui il transfer di embrioni vitrificati può essere considerato l'opzione migliore:

• Pazienti con rischio di iperstimolazione ovarica causata da una risposta esagerata dell'ovaio agli ormoni utilizzati nei trattamenti di riproduzione assistita per indurre l'ovulazione. Se la paziente dovesse rimanere incinta, i sintomi dell'iperstimolazione ovarica si aggraverebbero.
• Livelli elevati di progesterone il giorno del pick-up ovarico. È stato infatti dimostrato che livelli di progesterone superiori a 1 ng/mL riducono le possibilità di impianto dell'embrione. Questo perché si verifica uno spostamento della finestra di impianto e ciò influisce sulla recettività endometriale.
• Pazienti con alterazioni endometriali che si verificano durante la stimolazione ovarica, come per esempio la comparsa di polipi.
• Cicli con diagnosi genetica preimpianto (PGT). Gli embrioni vengono analizzati per escludere alterazioni genetiche o cromosomiche. Il risultato della PGT non è immediato, quindi gli embrioni devono essere vitrificati.

Il processo di transfer di embrioni a fresco e vitrificati è lo stesso?

Il processo è identico. Si tratta di una procedura semplice in cui il ginecologo effettua un'ecografia per vedere la posizione dell'utero, l'embriologo deposita l'embrione selezionato in un canula, insieme al liquido di coltura appropriato; il ginecologo inserisce poi la canula attraverso il canale cervicale e deposita l’embrione nella cavità endometriale.

Questo processo viene eseguito con un monitoraggio ecografico per garantire il perfetto posizionamento dell'embrione. La paziente potrà tornare alla sua vita abituale, avendo cura di evitare grandi sforzi. Dopo 10-12 giorni di attesa, si esegue un test di gravidanza tramite l’analisi delle betaHCG nel sangue.

Le percentuali di successo sono simili?

Studi recenti hanno dimostrato che il tasso di gravidanza della FIV con embrioni congelati è simile a quello del transfer di embrioni in fresco. Tuttavia, il transfer di embrioni congelati presenta un rischio minore di sindrome da iperstimolazione ovarica.

La scelta di un metodo o dell'altro dipenderà dalle circostanze particolari di ogni paziente. Per il transfer di embrioni, vengono valutati i livelli ormonali e lo spessore dell'endometrio.